27 settembre 2006

Italia dèstati

http://www.weforum.org/en/index.htm

Quest'anno siamo al 42° posto, non è che peggioriamo, sono gli altri che migliorano.
Specialmente Paolo Casari è fra i primi dieci per competitività al mondo...

I miei genitori, approfittando della mia assenza, stanno facendo lavori in casa.
Il signor idraulico, come la maggior parte dei lavoratori indipendenti che operano in case private, guadagna circa 200€ al giorno, senza pagare tasse.
Io, signor ingegnere, dottorando, guadagno 830€ mensili, sebbene abbia fruito di una lauta borsa europea, di cui un po' ho vergogna, per cui prometto che offrirò qualcosa di buono e bello a tutti.

Questo non è morale. Non è un discorso classista, è che coloro che dovrebbero essere l'avanguardia del sapere nel nostro Paese, sono dissuasi di fatto dall'esserlo.

Ci sono studi medici e dentistici che guadagnano 50000€ al mese e li spartiscono fra i pochi associati. Hanno il rischio in proprio, hanno delle competenze elevate, ma non è equo che un geologo o un chimico che ha studiato almeno tanto quanto debba essere un povero sfortunato, a meno che non vada ospite in qualche trasmissione TV delle 8 di mattina o del Sabato post-prandiale, che è poi un puttaneggiare...
Poi scopri che i signori detentori di studi di sopra hanno cattedre e occupano studenti tirocinanti, ma anche laureati, senza pagarli, perché ritengono che il prestigio che dona loro la propria somma sapienza sia già sufficiente; si può comprendere che comunque nessuno si ribella per non trovare terra bruciata alla propria carriera e poi "si è sempre fatto così".

Questo non è morale. Non voglio colpevolizzare il guadagno o il denaro, ma un imprenditore che occupa gente, che dà prestigio alla sua terra, merita di più di un vorace opportunista che specula sui mali delle persone: c'è chi deve scegliere fra cambiare auto o cambiare denti...
O di persone che per aver vinto un concorso pubblico possono richiedere compensi abnormi per firmare dei documenti.

Dagli esempi proposti si vede il male del liberismo: chi è furbo e sufficientemente vorace può guadagnare quello che vuole, senza che nessun bene pubblico sia evidente, al contrario della teoria della mano invisibile di Smith.

Secondo il mio parere la concorrenza deve servire a stimolare la ricerca di una migliore qualità di quello che si produce o si fornisce. Quando c'è poca offerta, si deve avere un'etica precisa, che renda il giusto compenso in funzione della competenza effettiva (in grado e in quantità).

Non penso che quel puzzone dell'idraulico sappia fare qualcosa di più di qualche operaio specializzato dell'industria quindi perché può eccedere nelle richieste, perché si può comportare così disonestamente?

Perché i lavoratori autonomi sono legittimati (e invidiati) nella loro frequente disonestà e i dipendenti debbono, per quale sia la propria inclinazione professionale, arrivare sempre all'inclinazione pi/2?

Infine, il prestigio a chi lo merita: insegnanti (se capaci), ricercatori, impiegati efficienti, medici generosi...
Non a calciatori, che sono dei bambini viziati, o a chi meglio sfrutta l'effimera bellezza di gioventù.

So che avrete molto da contestare, ma non siamo tutti uguali, ma non perché possiamo avere più o meno amici e parenti in alto, ma perché sfruttiamo in modo diverso le nostre doti e le nostre opportunità. Queste ultime devono essere uguali, perché anche dall'ambiente più umile può crescere una grande persona, che merita molto.

Italia dèstati, abbi il coraggio di togliere a chi non merita e ricompensare chi, contro tutto e tutti, continua ad amare e credere in ciò che fa!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mitico Arma. Anche tu blogger!! Però speravo di vedere anche un album di foto. Prova questo test:
http://www.malevole.com/mv/misc/killerquiz/
Io ho fatto 10/10 . Che occhio!

Anonimo ha detto...

Volevo mettere un post qui da un po' per sostenere il tuo parere con un'osservazione... in effetti l'assenza di concorrenza in certi settori quali l'idraulica casalinga, l'odontoiatria, ecc ecc è davvero disarmante. Notare che nemmeno un governo di sinistra (il che è tutto dire) è riuscito a togliere tutti i privilegi corporazionali che avrebbe voluto. Aggiungi che siamo allo sfascio finanziario più o meno come 5 anni fa (debole ripresa? mah..), aggiungi che non ci importa nulla della ricerca (dove bisogna averne davvero tanta della passione che citi tu per andare avanti ai nostri ritmi...) e ottieni una sonora quantità di frustrazione.

E di emigrazione ovviamente. Personalmente sono fortunato ad avere una ragazza che mi seguirebbe per un soggiorno temporaneo in USA, ad esempio (ordine di max 5 anni), però mi amareggia vedere che un gruppo come il mio, e tanti altri che lavorano un casino, riceve poco sostegno, e che la mia carriera è condizionata a starmene lontano per un bel po'. Che tanti fondi vengono concentrati in un unico istituto di ricerca, che il MIUR è ancora così indietro da imporre che le richieste di progetto vengano redatte in duplice lingua (qui so che c'è chi dissentirà) e che il lancio dell'università italiana sia -SEMPRE- best effort. bah...