Quando un popolo divorato dalla sete di libertà si trova ad aver coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade che i governanti pronti ad esaudir le richieste dei sempre più esigenti sudditi vengano chiamati despoti. Accade che il padre impaurito finisca col trattare i figli come suoi pari e non è più rispettato, che il maestro non osi rimproverare gli scolari e che questi si faccian beffe di lui, che i giovani pretendano gli stessi diritti dei vecchi e per non sembrar troppo severi i vecchi li accontentino. In tale clima di libertà, e in nome della medesima, non v'è più rispetto e riguardo per nessuno. E in mezzo a tanta licenza nasce, si sviluppa, una mala pianta: la tirannia
Platone, La Repubblica
Penso che si potrebbe discutere a lungo del nesso libertà-tirannia, o meglio del lassismo e della possibilità che sorga da esso il sopruso. Mi sembra che certi ideologi anche nostrani e certi Paesi Europei siano in questo stato di confusione mentale. Anche la pedagogia e la psicologia che confondono l'esprimersi con l'essere selvaggi incoscienti si può collocare in questo quadro.
1 commento:
La difficoltà è sempre nel trovare il giusto equilibrio nelle cose. Una società in cui il rispetto non è favorito non ha molto futuro, ma neanche una in cui il rispetto è imposto. Se la seconda nasce dalla prima, la prima nasce poi dalla seconda.
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