23 luglio 2008

Vogliamo dare un senso a queste cose...

Vorrei trattare due temi che sono collegati solo da una labile analogia.

Sono andato a Roma ad un seminario di fisica-matematica, strutture localizzate di sistemi nonlineari.

Un simpatico matematico britannico, di più, inglese, che somiglia ad un mio professore veneziano di telecomunicazioni, ci ha dato prova del suo fine humor, deliziandoci con alcune facezie.

In particolare lamentava il fatto che il suo paese sta diventando eccessivamente attento al politically correct, al punto di usare policeperson invece di policeman, che ha connotati machilisti.

Sottolineava come l'uso del microfono sia necessario, perché di solito si ascoltano le risposte delle prime file, che sentono meglio e gli altri continuano a non sentire. Aggiungerei che pochi sono in grado di mantenere un intensità vocale costante.

Riportava la grama vita degli studiosi di sistemi dinamici che parlano di
  • homoclinic orbit, che può essere inteso come homo clinic, la clinica per gay;
  • depression wave, un malessere che si propaga,
Questo li mette in cattiva luce con chi è fedele alla correttezza politica.

Il secondo tema è il problema di come il linguaggio scientifico possa essere applicato stupidamente a questioni che non lo sono. Il linguaggio presuppone che si sappia cosa si vuole dire, conoscenza delle definizioni e proprietà dell'uso.

Il fatto comico è che esistono filosofi, sociologi, psicologi e affini che brandiscono goffamente vocaboli che non conoscono e riescono ad incantare i loro seguagi con queste fesserie.

Un caso emblematico è l'affaire Sokal, da Alan Sokal, fisico che ha inviato alla rivista di sociologia Social Text un articolo scientfico, Toward a Transformative Hermeneutics of Quantum Gravity, una bufala basata sull'ambiguità di alcuni termini matematici o della logica matematica.

Questo voleva dimostrare come la sociologia della Scienza sia popolata da incompetenti che non sanno di cosa si occupano. Specialmente un certo relativismo, per cui le teorie che funzionano o non funzionano sono equivalenti e sono considerate un prodotto sociale e non una scoperta di parte dei meccanismi della natura. Specialmente Bruno Latour dovrebbe essere studiato dagli scienziati, perché lo possano attaccare e demolire.

La cosa più irritante è che i redattori si sono sentiti lesi nella propria maestà piuttosto che vergognarsi della propria leggerezza.

Trovo delle analogie con la questione delle famose teste di Modigliani, scoperte nel 1984 a Livorno, che i critici accertarono autentiche, ma che erano opera di studenti burloni.

Non intendo criticare la sociologia della Scienza, anche le teorie moderne, che introducono elementi di negoziazione e contrasto come parti integranti della concezione delle teorie, ma si possono trovare delle bestialità, che una piccola ricerca bibliografica e riflessione potrebbero evitare.

La cosa più avvilente è che c'è chi legge questi autori e crede di aver capito qualcosa.

12 luglio 2008

Chiesa di San Giuliano

Questa me l'ha insegnata il mio professore di Fisica del Liceo.

Perché S. Martino è il patrono dei "cornuti"?

Sulla chiesa di S. Giuliano in P.zza Repubblica a Ferrara c'è questo bassorilievo rivelatore.

L'uomo con l'aureola affacciato al letto è appunto S. Martino.

Chissà se per i francesi è lo stesso? E' il S. Martino di Tours, poi?

Altro particolare dello stesso edificio, più sotto.