26 febbraio 2007

Epifania di Epifani

Ieri sera il signor Fazio ha ospitato e intervistato il signor segretario della CGIL, G. Epifani.
Il tentativo era di farlo sembrare simpatico, chiaramente obiettivo impossibile, data la congenita gravità che aleggia attorno al personaggio.
Alcuni elementi mi hanno colpito:
  • L'ammissione che il sindacato difende i padri a discapito dei figli, finalmente un po' di sincerità;
  • Il professare il ruolo formativo antiterrorismo nel sindacato, che ha annoverato brigatisti fra le sue file (ma ormai sono anche in Parlamento), tacendo che senza abbandonare la violenza verbale ai limiti della calunnia fra destra e sinistra e viceversa si giustifica la lotta armata, almeno per le menti malate di chi vi aspira;
  • L'affermare che esistono ancora operai in Italia e che i giuslavoristi dovrebbero conoscerli meglio prima di formulare modelli e consulenze accademiche: che immagine strappalacrime, sul modello del "Quarto Stato" di Pelizza da Volpedo, solo io conosco operai con auto da 25k€?

Io credo semplicemente che nel mondo di oggi, dove le dinamiche sono estreme e le ingiustizie cocenti, occorra pensare alla vera equità, a premiare i meritevoli, a coinvolgere i dipendenti nelle scelte (con premi salariali sui risultati aziendali ad esempio). Se non si prova a cambiare niente e nessuno cede per il proprio orticello:

  • Si affonda tutti assieme perché solo l'adattamento ai cambiamenti può dare risultati;
  • Si generano scontri sociali fra diverse generazioni.

Lo scalone

Ieri notte riflettevo su una questione, che ritengo non banale.

Si parla di "scalone" per l'età pensionabile e sembra un problema fondamentale per il nostro Paese. Esso sembra riguradare 190000 persone.

Dal 1999 sono cambiati l'esame di maturità e l'organizzazione dei corsi universitari. Per questi ultimi la transizione è ancora in corso, a causa delle difficoltà di tarare i metodi didattici e rientrare da eccessi (numero di corsi improvvisati, tagli e professionalizzazione essessivi...) evidenti.

In 8 anni siamo circa 2-3 milioni di studenti (400mila maturi all'anno di cui una parte consistente si iscrive a corsi universitari) che abbiamo subito queste incertezze, che rimarrannno a segnare la nostra vita professionale. Specilmente penso ai soggetti più deboli, che più facilmente avranno perso l'orientamento in queste evoluzioni.

Penso infine a chi si occupa di didattica e ha dovuto districarsi fra riforme e aggiustamenti, mettere in discussione i propri metodi didattici, trascurando la ricerca accademica.

Quindi è davvero così preoccupante lo scalone previdenziale?

16 febbraio 2007

Finalmente il Sole

Oggi ultimo giorno lavorativo all'IMEP.

E' passato l'anno, lungo e impegnativo. All'inizio avevo tanto entusiasmo, poi ho avuto molte piccole noie nel mio lavoro, che mi hanno notevolmente scoraggiato. Lo diceva anche Richard P. Feynman, quando non si hanno risultati dalle proprie ricerche, sembra di impazzire, si deve trovare una distrazione...
Mi aspettavo chissà quale efficienza e organizzazione e ho trovato un po' di caos (termine greco da cui deriva anche la parola gas...) e di "ognuno per sè, Dio per tutti!".
Certo che le facce che vedi tutti i giorni entrano nella tua vita anche se non vuoi...
E si vive l'ebbrezza di essere "altro", cosa cui un tempo ambivo risultando oscuro e antipatico ai più.

Dopo tanta pioggia, oggi è soleggiato e le montagne innevate risplendono di uno scintillante candore.

L'altra sera mi hanno imprigionato in tram, poiché abitando al capolinea, non sono uscito in tempo; il treno è arrivato allo scambio, l'ha superato, è uscito il conducente per passare da una cabina all'altra e mi ha detto: "Vous etes resté prisionier? Tant pis, je retourne à l'arret".

Ho ancora alcune cose da raccontarvi in serbo, ma non so se riuscirò, anche perché voi il serbo lo conoscete?

12 febbraio 2007

Riunione Thème Photonique

Venerdì c'è stata una drammatica riunione del gruppo fotonico, cui si aggiungevano gli Optoelettronici THz di Chambery, che a seguito di una fusione di laboratori, saranno integrati nella tematica che troverà posto nel nuovo ente.
Drammatica perché mi rendo conto del fatto che anche per un gruppo nutrito, oltre 20 persone, la fotonica non è di facile gestione, perché interessa poco alle industrie, le tecnologie non CMOS-compatible non piacciono nemmeno agli accademici e altre faccende che non si possono raccontare. Il mio futuro è quanto mai incerto...
La drammaticità è stata anche la lunghezza, perché c'è stata la passerella dei vari sotto-temi, che ha sforato del 100% (2 ore anzi che 1).
Avevo in casa un po' (64) di Pocket Coffee, che fanno parte delle mie armi segrete, ma non si trovano in Francia.
Sicché mancando una settimana e non riuscendo a consumarli tutti, ho ben pensato di offrirne una parte (scatola da 32) ai miei colleghi (ammesso sia io degno di chiamarli tali...).
Ho messo in moto la scatola attorno al tavolo e alcuni hanno accettato, altri hanno osservato curiosi la scatola (ci avvelena?) poi hanno prelevato oppure no la propria razione. Solo i due sudamericani hanno chiesto il bis.
Questo esperimento conferma come i francesi non amino il caffé, se non per star seduti in un bar a fumare (molto) e far pettegolezzi. Citando un mio insegnante di inglese, "i film francesi consistono di gente seduta ad un caffé che fuma e parla di sesso...".
Infine avrete forse sentito che oggidì non basta più il metal detector, che utilizzando raggi X rivela i metalli. Per cui attraverso altri metodi si vogliono rivelare sostanze organiche (esplosivi, droghe...). Anche il gruppo di Chambery si occupa di questi dispositivi, ad altissima frequenza, che hanno però il problema di denudare virtualmente la gente. Questo è eticamente critico...
Comunque c'è già qualche insegnante che cerca una dottoranda per esperimenti...
E' proprio vero che i Savoiardi sono dei maialoni...

07 febbraio 2007

Alcune note sulla lingua francese

Che non è più lingua franca, anche se piacerebbe loro...

Ci sono espressioni che ho impiegato mesi a capire, quindi vorrei suggerirvele, per agevolarvi se ne avrete bisogno.

Chiaramente espressioni come: merde, putaine, je suis Catherine Deneuve, voulez-vous coucher avec moi?, le conoscono tutti (saro' bandito per la mia volgarità?)...

Da notare l'uso estremo dell'abbreviazione, télé per télévision, foot per football, week per weekend (o ouiquende?), cafet per caféteria, resto per restaurant, resto U se universitario (mensa)...

Quindi termini gergali familiari: bosser (sgobbare) al posto di travailler, pas mal de (molto) al posto di beaucoup...

Infine le cose misteriose: due espressioni che mi hanno ucciso, du coup (letteralmente del colpo) per dire di conseguenza e a priori (pensavo fosse passione kantiana) per dire per quanto ne so al momento.

Una nota: come Michele mi faceva notare (e io non avevo notato per 8 mesi), nel sud della douce France, si usa fare rumori con la bocca, specie di pernacchie, per sottolineare dubbi o incertezze, particolarmente.

Una domanda per chi lo può sapere. Io in italiano dico buongiorno fino alle 14 e buonasera dopo.
Non capisco se vale lo stesso in francese, ossia sento gente dire bonjour alle 6 di sera.

A tout bientot !

04 febbraio 2007

La malaria

Ho letto recentemente questo articolo su Time Europe, The $10 Solution.
In breve esso afferma che in Africa la malaria non è estirpabile come è stato possibile da noi, perché la proliferazione delle zanzare è favorita da ampie zone umide tipiche del clima tropicale.
Ogni anno più di 2 milioni di bamibini muoiono a causa di questa infezione.
Ciò induce le famiglie ad avere più figli, priva quelle società di forza lavoro e fomenta rabbia e violenza. Aggiungendo una nota personale: la riduzione della schiavitù e della inferiorità femminile passa anche attraverso un minor carico di gravidanze, insieme alla possibilità di un piccolo lavoro, che una donna organizza meglio di un uomo, in genere.
La soluzione esiste: le reti da letto trattate con insetticidi. Il costo è basso, ma non affrontabile per quei paesi.
Si calcola che 3 milardi di dollari bastino all'intero continente per proteggere per un anno le persone a rischio.
Questa cifra equivale, considerando che siamo un miliardo di ricchi al mondo, a 3$ all'anno, 2 caffè per ciascuno di noi.
Perché aderire a questo progetto? Ad esempio esiste la cassa comune della compagnia (mi riferisco ai giovani che frequento in Italia)? Perché non donarla, piuttosto che spenderla in fantomatiche cene?

02 febbraio 2007

Per evitare...

...che vi sentiate disorientati dalla mia mancanza
...che il mio amico Paolo faccia lo sborone perché è al MIT
...di invidiare troppo mio zio che si laureò con Natta
...per distrarmi un po'


Vi racconto cosa ho scoperto; anche Grenoble ha avuto il suo premio Nobel, Louis Néel. Fu lui, arrivato nel 1940, a portare il CENG (oggi CEA) e attrarre quindi molto denaro per la Scienza nella Capitale delle Alpi (che lo credano...).

A lui spetta anche la promozione della costruzione del sincrotrone, oggi cooperazione Europea ESRF, il riferimento in Europa per la generazione di luce del sincrotrone (raggi X a grande intensità). Accanto l'istituto ILL (Laue e Langevin, dai nomi di due fisici che hanno introdotto le leggi della diffrazione per analizzare la struttra della materia), che utilizza la diffrazione di neutroni.

Non vi tedio parlandovi di fisica, perché sono troppo ignorante e rischierei di fare brutte figure.

Comunque potrete trovare alcune informazioni sul sito.

Vi riporto la foto che Michele ha fatto dalla Bastille all'anello.
La cosa che mi sembra buffa è che il nostro fu principalmente un teorico, pur catalizzando tanta attività sperimentale.
Comunque anche nel 2006 gli USA hanno fatto l'en plein di premi Nobel, con il prestigio e il denaro che ne consegue.
Meno male che l'Europa ha tra i suoi obiettivi diventare la più moderna società del mondo basata sulla conoscenza...
Vedremo con il nuovo piano settennale che parte da quest'anno, ma progetti da 2-5 anni non portano a rivoluzionare il mondo. Le industrie pensano al bilancio e i tempi del Sapere sono nell'ordine di decenni, non di mesi o anni. Chi può e vuole dare spazio ai volenterosi, senza egoismi nazionali e paure di scontentare qualcuno?
Penso che scontentare qualcuno per dar credito ai meritevoli sia un ingiustizia sopportabile, sempre e comunque; soprattutto meno ingiusta nel dar credito agli amici o ai potenti e danarosi.
Andate in pace.