23 settembre 2006

Auguri Trane!


Il 23 Settembre sarebbe l'ottantesimo compleanno di John Coltrane, uno dei grandissimi del jazz, sax tenore che ha cambiato l'approccio allo strumento.
http://en.wikipedia.org/wiki/John_Coltrane

Era del 1926 come Miles Davis, cui dovette l'inizio di una carriera solida. Curiosità: si sposo la prima volta con testimoni il quintetto di Davis.

Era appassionato del suo lavoro e non smetteva mai di suonare.

Negli anni '60, anni di spiritualità (es. George Harrison e i suoi viaggi in India), ebbe interesse per le filosofie orientali e il misticismo (sia cristiano che muslim).

La sua musica è un percorso di elevazione spirituale, una ricerca interiore.

La vera esplosione fu dopo aver lasciato Davis, con cui aveva fatto ottime cose, culminate in Kind of Blue, nel 1959.

Miles disse che non amava la musica di Trane (così era soprannominato) come leader, dopo che lo aveva lasciato: affermava che suonava per se stesso, non per catalizzare la forza e l'energia della band e del pubblico.

La carriera da leader mi impressiona, il quartetto "storico", con Elvin Jones, una ritmica energica, e McCoy Tyner, pianista originale, produsse frutti saporiti.


Fra i primi: Giant Steps, in cui compare un brano, dolcissimo, dedicato alla prima moglie Naima (cui è anche dedicato il Jazz Club di Forlì).

Seguono altri, My Favorite Things fra i migliori, per concludere con questa stessa formazione con A Love Supreme, percorso spirituale-rituale in musica.

In My Favorite Things (1960), trasfigura il valzerino swing che dà il nome all'album con un epico sax soprano, che era in disuso nel jazz da 20 anni, dai tempi di Sydney Bechet. Il sax soprano sul cui studio lo aveva portato Davis.

In A Love Supreme, di fatto una suite in 4 movimenti, tappe dell'elevazione, è celebre la sua voce che recita ossessivamente A Love Supreme (o Allah Supreme?).

Il periodo seguente è nell'ambito del free jazz, improvisazione totalmente libera, selvaggia, urlante, con formazioni sempre più varie (4 sax, flauto, 2 bassi, strumenti etinici...).

L'abuso di eroina e alcool negli anni '50 minarono la sua salute, compromisero il fegato.
Non si curò mai, per una malsana sfiducia nella medicina e abbandono al destino.
Andò all'ospedale nel Luglio del 1967 e morì di tumore, non aveva parlato a nessuno della malattia, che i dolori avevano ormai palesato.

Sono celebri le sue varie frasi sulla musica e la sua missione, tanto che è stata fondata la Chiesa Ortodossa Africana di S. John Coltrane, basata sulla sua "predicazione"...

Come si dice sempre in questi casi: chissà cosa avrebbe fatto in questi 40 anni? Non lo saprà nessuno mai...

Ultima nota: la seconda moglie Alice, una pianista che ha lavorato con il marito prima della morte, ha continuato a diffondere la musica di Trane, loro figlio si chiama Ravi, come Ravi Shankar, il musicista indiano cui si ispirò anche George Harrison (che imparò il sitar e lo inserì in alcuni brani noti, Norwegian Wood, per esempio).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so agli altri lettori, a me è venuto voglia di comprare Coltrane... non prima di aver guardato cosa ho già su quel CD che, sempre Arma, mi diede all'università!!
Arma, hai mai pensato che forse dovresti fare il saggista e il pubblicitario, oltre allo scienziato (non pazzo) ??? ;-) GRANDE!

Andrea ha detto...

Ecco, quando racconto qualcosa, sembra voglia fare la parte del sapientone...
Un omaggio a Trane è anche perché si conosca questo artista, famoso per chi conosce il jazz, anche se è stato anche simbolo sociale e ha influenzato anche altri artisti.

Comprate CD! In Francia Giant Steps è in offerta a 6.50...

Ho ancora n cose da raccontare, ma non ho tempo di metterle giù bene...

Prima o poi andrò giù pesante sulla politica e il costume (degli scostumati).