16 agosto 2007

La Lingua Langue

Ossia come confondersi nell'ignoranza.

Vi cito alcune perle:
  • A Grenoble si mangia una specialità di pasta fresca, i ravioles de Royanne, fatti con una pasta senz'uovo farcita di un impasto di erbe aromatiche, ritagliata in forma di micro-ravioli quadrat conditi nel caso più semplice con panna liquida. E bene, chiedendo a un indigeno come si preparassero, rischio e chiedo: "eau, fleur, et puis?" infatti siccome in ferrarese la farina è fior, in Inglese flour (si pronuncia come flower), ho dedotto che in Francese fosse lo stesso, ma mi sbagliavo. Infatti farine è il vocabolo appropriato.
  • In Italiano il participio passato di prendere è preso, non prenduto, ma in Francese ho spesso usato prenu al posto di pris: perché scegliere il modo semplice (e giusto) se si può pensare a uno peggiore?
  • E poi tante altre difficoltà perché per un madre-lingua una pronuncia sbagliata non è assimilabile a nessuna altra parola di senso compiuto.
Comunque è un gustoso vendicare certe storpiature orribili, come quando su una lavagna era correttamente scritto tagliatelle ed esce il gestore e aggiunge la s del plurale tagliatelles.

La morale: non chiedete dove comprare un phon in un paese anglofono, perché vi diranno dove trovare i telefoni, non gli asciugacapelli.