19 ottobre 2006

Il Nucleare

Io sono un apologo dell'energia nucleare, perché
  • La fisica di base è molto interessante ed è stata oggetto degli esperimenti di un sommo nostro compatriota, Enrico Fermi (sebbene con mezzi semi-artigianali, come d'uso nella miserabile Italia scientifica);
  • La fama di Grenoble deriva anche dalla presenza dei laboratori di fisica e di elettronica del CEA;
  • La maestria francese nel campo è riuscita a regalare all'Europa, strappandolo ai bravi giapponesi, il progetto sulla fusione, in corso a Cadarache.

Sono d'accordo che si affida alle generazioni future il problema scorie, che in realtà il settore vive in un regime di sostegno economico, ma non si bruciano risorse fossili che hanno il difetto di finire (e presto) e di essere in mano a paesi con governi instabili, di subdoli affaristi (Russia), populisti (Venezuela) ecc...

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ricerca in questo campo è partita presto e da un nostro connazionale, ma il problema delle scorie non è zero. Sono d'accordo che è energia "quasi" pulita a parte le scorie, ma anche quelle solari/eoliche/mareomotrici lo sono. Eppure praticamente tutta la ricerca si concentra sulla fusione nucleare. Ottimo e probabilmente risolutivo obiettivo, ma perché solo quello? Perché le centrali eoliche in Ita si mettono quasi esclusivamente in posti dove rovinano il paesaggio/ecosistema? E spesso con guazzabugli per semplificare la burocrazia?