02 febbraio 2007

Per evitare...

...che vi sentiate disorientati dalla mia mancanza
...che il mio amico Paolo faccia lo sborone perché è al MIT
...di invidiare troppo mio zio che si laureò con Natta
...per distrarmi un po'


Vi racconto cosa ho scoperto; anche Grenoble ha avuto il suo premio Nobel, Louis Néel. Fu lui, arrivato nel 1940, a portare il CENG (oggi CEA) e attrarre quindi molto denaro per la Scienza nella Capitale delle Alpi (che lo credano...).

A lui spetta anche la promozione della costruzione del sincrotrone, oggi cooperazione Europea ESRF, il riferimento in Europa per la generazione di luce del sincrotrone (raggi X a grande intensità). Accanto l'istituto ILL (Laue e Langevin, dai nomi di due fisici che hanno introdotto le leggi della diffrazione per analizzare la struttra della materia), che utilizza la diffrazione di neutroni.

Non vi tedio parlandovi di fisica, perché sono troppo ignorante e rischierei di fare brutte figure.

Comunque potrete trovare alcune informazioni sul sito.

Vi riporto la foto che Michele ha fatto dalla Bastille all'anello.
La cosa che mi sembra buffa è che il nostro fu principalmente un teorico, pur catalizzando tanta attività sperimentale.
Comunque anche nel 2006 gli USA hanno fatto l'en plein di premi Nobel, con il prestigio e il denaro che ne consegue.
Meno male che l'Europa ha tra i suoi obiettivi diventare la più moderna società del mondo basata sulla conoscenza...
Vedremo con il nuovo piano settennale che parte da quest'anno, ma progetti da 2-5 anni non portano a rivoluzionare il mondo. Le industrie pensano al bilancio e i tempi del Sapere sono nell'ordine di decenni, non di mesi o anni. Chi può e vuole dare spazio ai volenterosi, senza egoismi nazionali e paure di scontentare qualcuno?
Penso che scontentare qualcuno per dar credito ai meritevoli sia un ingiustizia sopportabile, sempre e comunque; soprattutto meno ingiusta nel dar credito agli amici o ai potenti e danarosi.
Andate in pace.

2 commenti:

Paolo ha detto...

Non ricordo bene, ma come Europa tra l'altro non siamo usciti da un certo progetto a lungo termine sulla fusione calda? O era come Italia? Non so però è un altro esempio di quel che hai detto tu. Non c'è solo la fusione calda, sia chiaro, nè tantomeno è necessario perseguirla da "dentro", però è un esempio di come si preferisce non sprecare denaro pubblico in questo tipo di sovvenzioni.

Andrea ha detto...

Se è ITER, è in corso al CEA di Cadarache, soffiato al Giappone e ci siamo tutti dentro (dalla Russia al Giappone agli USA). Per altro spero di no...