Ieri notte riflettevo su una questione, che ritengo non banale.
Si parla di "scalone" per l'età pensionabile e sembra un problema fondamentale per il nostro Paese. Esso sembra riguradare 190000 persone.
Dal 1999 sono cambiati l'esame di maturità e l'organizzazione dei corsi universitari. Per questi ultimi la transizione è ancora in corso, a causa delle difficoltà di tarare i metodi didattici e rientrare da eccessi (numero di corsi improvvisati, tagli e professionalizzazione essessivi...) evidenti.
In 8 anni siamo circa 2-3 milioni di studenti (400mila maturi all'anno di cui una parte consistente si iscrive a corsi universitari) che abbiamo subito queste incertezze, che rimarrannno a segnare la nostra vita professionale. Specilmente penso ai soggetti più deboli, che più facilmente avranno perso l'orientamento in queste evoluzioni.
Penso infine a chi si occupa di didattica e ha dovuto districarsi fra riforme e aggiustamenti, mettere in discussione i propri metodi didattici, trascurando la ricerca accademica.
Quindi è davvero così preoccupante lo scalone previdenziale?
26 febbraio 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Ma dal tuo punto di vista probabilmente no... dal punto di vista di chi si vede innalzare l'età pensionabile qualche mese o pochi anni prima di andare in pensione sicuramente lo è!
Posta un commento