12 novembre 2007

Il maestro Feynman risponde a Battiato!


Poets say science takes away from the beauty of the stars—mere globs of gas atoms. Nothing is "mere." I too can see the stars on a desert night, and feel them. But do I see less or more ? The vastness of the heavens stretches my imagination— stuck on this carousel my little eye can catch one-million-year-old light. A vast pattern—of which I am a part—perhaps my stuff was belched from some forgotten star, as one is belching there. Or see them with the greater eye of Palomar, rushing all apart from some common starting point when they were perhaps all together. What is the pattern, or the meaning, or the why ? It does not do harm to the mystery to know a little about it. For far more marvelous is the truth than any artists of the past imagined! Why do the poets of the present not speak of it ? What men are poets who can speak of Jupiter if he were like a man, but if he is an immense spinning sphere of methane and ammonia must be silent?


"I poeti dicono che la scienza ci distrae dalla bellezza delle stelle, ridotte a semplici ammassi di atomi e di gas. Ma nulla è “semplice”. Anch’io posso osservare le stelle in una notte tranquilla e commuovermi di fronte ad esse. Ma io vedo in realtà di più o di meno? La sconfinatezza dei cieli sfida la mia immaginazione; intrappolato in questo carosello senza fine, il mio piccolo occhio può scorgere luce antica di un milione di anni. Un enorme meccanismo -di cui io sono parte- laggiù sta eruttando all’unisono e, forse, la stessa materia di cui io sono composto è stata eruttata da qualche stella ormai dimenticata.

Oppure posso vederle con l’occhio più esteso di Palomar, mentre fuggono veloci da qualche punto comune in cui esse si trovavano forse tutte insieme...
Qual è questo meccanismo, il significato, il perchè?
Non arrechiamo danno al mistero conoscendone qualche dettaglio.
Quanto è di gran lunga più meravigliosa la natura rispetto a quanto ha mai potuto immaginare un qualunque poeta del passato! Perchè i poeti di oggi non parlano di essa? Che uomini sono questi poeti che possono parlare di Giove come se fosse un uomo e che devono restare muti se invece è un’immensa sfera rotante di metano e di ammoniaca?"
R. P. Feynman, premio Nobel 1964 per scoperte fondamentali in elettrodinamica quantistica.

tratto da “The Feynman Lectures on Physics” vol. I ed. Addison Wesley (traduzione Davide Bucci).

Questo come risposta al fatto che conoscere la Natura non influisce sulla sua percezione estetica.
Cosa c'è di più bello di capire che pur nella complessità formale delle leggi fisiche, c'è la semplicità di una descrizione pressoché onnicomprensiva? Significa capire che si è conformati nell'Universo che ci circonda, cosa ci serve oltre?

2 commenti:

Paolo ha detto...

In verità ti dico, se non ci fosse il sostrato culturale nel quale uno scienziato si inserisce, le sue stesse scoperte sarebbero in forse. Insomma anche il genio non scopre le cose da "solo". E' anche molto più facile (checchè Battiato ne dica) che la scienza influenzi la cultura, piuttosto che viceversa. Pensiamo all'annullamento dei tempi di comunicazione ottenuto con la scoperta delle onde radio. O alla sensazione di destabilizzazione che le guerre e le armi di distruzione di massa, e la guerra fredda, e il nucleare, ecc ec channo creato nell'arte di metà novecento.

Andrea ha detto...

Battiato analizzava come il conoscere e saper elaborare suoni, alla fine non ne spieghi il piacere estetico che ne deriva. Io credo il piacere estetico sia questione di simmetrie, equilibri e transizioni da uno stato di equilibrio ad un altro. Basti pensare che non riconosciamo un volto se visto capovolto.

La Cultura è Una, niente da dire: Feynman era un anticonformista che amava prendersi gioco di chi prendeva le cose troppo sul serio e non aveva molta fiducia nell'immateriale. Celebre il suo colloquio con uno psichiatra militare, che alla fine lo dichiara inabile di mente: tutto sommato aveva risposto polemico e sarcastico alle sue domande perché non concepiva questi "stregonismi viennesi", in effetti superati.