09 ottobre 2007

Forza Seyed

Nell'ultimo periodo di permanenza in Francia, ho condiviso l'ufficio anche (c'erano 6 posti 6) con un collega iraniano, che studia la trasmissione di segnali a banda larghissima (UWB) su fibra ottica.

Parlava Inglese, con tutti i problemi conseguenti il non sapere il Francese in Francia. La sua advisor era ultraimpegnata.
Consideriamo che all'inizio di quest'anno era particolarmente aspro (giustamente) l'atteggiamento internazionale verso il suo Paese. Così era abbastanza spaesato.

Questo ha fatto che sì che un romeno che si occupava di antenne (e che gareggiava con me in quanto a Domeniche e orari d'uscita serali) abbia con Seyed e me condiviso chiacchiere varie.

A parte la soddisfazione di venire dall'unico Paese non disastrato, ho imparato alcune cose interessanti.

Parlando di Iran: "il nostro presidente è un comico", "Repubblica Islamica vuol dire che se dimostri di esser religioso è più facile lavorare, come se significasse esser migliori degli altri", "quando si vuol litigare anche un profeta di differenza è sufficiente".

Ho imparato che nella scuola iraniana non sono previste le lingue, che in Romania c'è una gioventù apatica e scoraggiata.

Infine all'ultima settimana, poiché stavo leggendo un libro sull'algebra dalle equazioni ai concetti astratti che spiegano le simmetrie della Fisica (Mario Livio, "L'equazione impossibile. Come un genio della matematica ha scoperto il linguaggio della simmetria", Rizzoli), abbiamo discusso di matematica araba-persiana, mi ha corretto le mie pronuncie dell'arabo (che ho subito dimenticato) ed è stato stupito-inorgoglito del discorso.

Sappiate che:
  • Muhammad ibn Mūsā al-Khwārizmī, matematico persiano, da cui algoritmo
  • al-Kitāb al-mukhtaṣar fī ḥisāb al-ǧabr wa al-muqābala, il suo libro, Compendio sul Calcolo mediante Completamento e Bilanciamento, ossia equazioni di secondo grado, notate algebra proviene da al-ǧabr
Gli ho augurato di vivere, in futuro, in un Paese più libero. Ho purtroppo visto le fustigazioni pubbliche, le impiccaggioni, Ahmadinejad che va a Columbia Unversity e dice: "l'Olocausto non esiste, noi non abbiamo omosessuali". Ho saputo del figlio del Che che è andato a trovarlo per cospirare contro l'imperialismo americano. Pazzi!

Vero è che negli USA massacravano i neri e sono venuti a combattere contro Hitler, usando anche soldati neri, e che c'erano circoli antisemiti dopo la guerra "che dicevano che i Nazi non erano poi così male" (Surely you're joking Mr. Feynman), ma c'è qualche differenza e i governi seri non sono i loro.

Ringraziamo la Francia che ospitò in sprezzo all'America, che appoggiava lo scià, Khomeyni, iniziatore dell'attuale regime iraniano.

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