10 dicembre 2006

Per fare un'Università...

Ci vuole ingegno...

Leggendo il post della mia collega Chiar(in)a sull'anniversario dell'Università di Twente, il 45°, e riflettendo che lo sviluppo delle tecnologie nell'area Grenoblois risale agli anni 50 e il campus, primo in Francia, agli anni 60 (e si vede, perché imbiancare costa fatica...), ho concepito quanto siano buffi i frequenti accenni all'antichità delle nostre accademie.
Come un vecchio di 100 anni che non vede, non sente e non cammina e viene celebrato per la sua età.

Occorre ricordare che nella lunga storia d'Italia, dal Medioevo a oggi, non c'è stata continuità istituzionale nè culturale, quindi le istituzioni di oggi sono solo formalmente le stesse di un tempo.
La cultura è evoluta, è nata la scienza moderna, non si insegna più in latino (peccato...)...

Ad esempio a Ferrara la creazione dello Studio da parte del Marchese Alberto, suggellata da diritti di concessione papale, è seguita dalla sua chiusura per motivi finanziari e risalite e ricadute. Poi la storia è complessa e quindi all'Unità, non si hanno mezzi per mantenere che 2 facoltà. Oggi non va malaccio...

Oxford e Cambridge non erano il tempio della matematica pura che è oggi, nell'Ottocento: erano abbastanza marginali e arretrate, fino all'inizio del XX secolo, quando troviamo grandi matematici come Hardy e Littlewood.

Ricordate tutti i matematici e fisici francesi della fine del 700? Chiaramente la politica, rafforzata da Napoleone, di catalizzare le menti più fini alle applicazioni militari, produsse grandi sviluppi.
Ancora oggi la matematica è centrale nella scuola francese, è la chiave per assicurarsi un facile accesso all'Università, con il danno che questo comporta, perché troppi liceali scientifici non sono interessati a quello che fanno.
Nell'XIX secolo furono i tedeschi a fondare la matematica moderna, i francesi erano troppo poco rigorosi.
Il Nazismo ha regalato molto del patrimonio culturale tedesco agli Stati Uniti.

Una politica dell'istruzione e della ricerca è infinitamente più importante dell'antichità, ma a noi è sempre mancata,
La mancanza crea ingengo
diceva un ministro del Regno.

Se si hanno intelletti e il coraggio di programmare in tempi decennali e non pensare solo a far quadrare i conti, si può arrivare lontano e magari riportare il Nobel in Europa, pensando meno al diametro della pizza e essendo meno equi se serve... L'iniquità per merito è meglio che l'iniquità per peso politico.
Se non lo avete già fatto leggete la relazione CRUI 2006.

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